Chi Siamo
L'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) è un istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e si occupa dello studio interdisciplinare delle Geoscienze, considerando sia studi di base sia ricerche applicate e fornendo supporto decisionale alle istituzioni.
Research Highlights
Nuovi dati geocronologici 40Ar-39Ar sulla deformazione delle Alpi Apuane (Appennino settentrionale)
Le Alpi Apuane rappresentano un’area chiave per la comprensione dei processi connessi con la strutturazione della catena appenninica e la geodinamica dell’area mediterranea ma l’evoluzione temporale degli eventi tettono-metamorfici è ancora dibattuta.
Nuovo studio sulle siccità attese per i prossimi decenni in Italia settentrionale
Ricercatori di IGG hanno pubblicato un nuovo studio sulle siccità attese per i prossimi decenni in Italia settentrionale, analizzando le proiezioni climatiche ad alta risoluzione degli insiemi di simulazione MED-CORDEX ed EURO-CORDEX. I risultati indicano un'intensificazione degli episodi siccitosi nel periodo 2070-2100, che saranno particolarmente severi nelle zone alpine.
Top News
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Marine Geology Advanced School - Deep Sea Frontiers
Dal 27 al 31 gennaio 2025 presso l'Area della Ricerca di Bologna si terrà la Marine Geology Advanced School Deep Sea Frontiers. La scuola è rivolta a…
Incontro con Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale al Festival della Scienza di Genova
Il 31 ottobre alle 17.30 presso la Biblioteca Universitaria di Genova si terrà un incontro di astrofisica, cosmologia e spazio tenuto da Silvia…
Sirene: la nuova campagna di Gaia Blu nel cuore del Mar Ionio
Si chiama Sirene (Serpentinite/mud diapIRs along ExtensioNal faults in the Ionian sEa), la nuova campagna di Gaia Blu nel cuore del Mar Ionio, al…
Giornata della consapevolezza
Il 20 settembre dalle 15 alle 19, presso il Teatro Parioli di Roma si terrà l'evento dal titolo: “Giornata della Consapevolezza”. In questo viaggio…
Progetti finanziati
CARE-ON
CARE-ON (Can We Rely on our Network?) è un progetto di ricerca condotto e finanziato da IGG – CNR con l’obiettivo di indagare la variabilità legata all’errore umano nell’identificazione manuale di massi e crateri condotta su immagini di superfici extra terrestri.
Sebbene gli algoritmi di apprendimento automatico stiano continuamente progredendo nell’automazione di queste attività, al momento le capacità di identificazione e interpretazione umane delle immagini rimangono fondamentali per il loro addestramento, per il controllo dell’accuratezza e per la convalida dei risultati. I metodi manuali, d’altra parte, introducono inevitabilmente una componente di variabilità soggettiva, dovuta a differenti sensibilità individuali, affaticamento e competenza/esperienza dell’osservatore.
CARE-ON vuole esplorare e mitigare tali incertezze, valutando l’impatto del fattore umano in questo processo e sviluppando linee guida che massimizzino affidabilità e accuratezza nell’identificazione.
VENUS
Il progetto VENUS (ConVErting marginal lands of the Mediterranean basin into productive and sustainable agroecosystems using low water demanding Neglected and Underutilized Species) mira a dimostrare il potenziale ambientale ed economico di specie neglette e sottoutilizzate (NUS), che richiedono poca acqua e sono adatte a suoli aridi e salini. Promuovendo l'uso di queste specie, il progetto intende convertire terreni marginali in aree produttive, migliorando la qualità del suolo e evitando conflitti per le risorse idriche. Un altro obiettivo chiave del progetto è sensibilizzare agricoltori, consumatori e mercati sui benefici delle NUS.
SWAMrisk
Il progetto SWAMrisk (Subsurface WAter monitoring and Management to prevent drought risk in coastal systems) mira ad aumentare la conoscenza dell'impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi acquiferi costieri italiani e croati, nelle regioni del Veneto e della Neretva. Questo rientra nell'obiettivo specifico 2.1 del Programma di Priorità: “Promoting climate change adaptation and disaster risk prevention, resilience taking into account eco-system based approaches”.
NHEAT
Il progetto NHEAT (Natural Hydrogen for Energy trAnsiTion) si propone di stimolare e indirizzare la ricerca sull'idrogeno in Italia, ancora poco sviluppata e poco concettualizzata. La nostra sfida è quella di indagare, utilizzando un approccio multidisciplinare geologico-strutturale, petrologico e geochimico, i processi che hanno generato l'H2 naturale in aree italiane promettenti che potrebbero rivelare la presenza di H2 in profondità o in superficie: sistemi dominati da serpentiniti e sistemi idrotermali vulcanici/magmatici. NHEAT è finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa Next Generation EU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca italiano, programma PRIN PNRR. NHEAT si rivolge al bando PRIN PRNN 2022 attraverso i temi strategici di “Sostenibilità e protezione delle risorse naturali”, nel relativo Cluster 5 “Clima, energia e mobilità”, punto 4 “Un uso efficiente e sostenibile dell'energia, accessibile e sicuro per tutti, grazie a un sistema energetico pulito e a una giusta transizione”.
STORECO2
Il progetto STORECO2 (Advancing the STORagE of Anthropogenic CO2 Emissions by Understanding Natural Carbonation Systems) esplora i meccanismi naturali attraverso i quali la CO2 viene convertita in minerali carbonatici con particolare attenzione alla genesi di giacimenti di magnesite. Questa ricerca mira a stabilire solide fondamenta scientifiche per l'adozione del sequestro mineralogico della CO2 su larga scala, considerato fondamentale per raggiungere emissioni zero entro il 2050. Sostenuto dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa Next Generation EU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca italiano (programma PNRR), getta le basi nella ricerca per la decarbonizzazione della società verso un futuro più sostenibile.
IRGIE
Il progetto IRGIE (Inventario delle Risorse Geotermiche delle Isole Eolie) è frutto di una sinergia tra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e la Regione Siciliana che ha l’obiettivo di facilitare in modo sostenibile l’autonomia energetica delle isole dell’arcipelago eoliano, con particolare riguardo all’energia geotermica. Lo scopo della ricerca è quello di investigare in dettaglio le potenzialità geotermiche delle isole Eolie per l’utilizzo della risorsa nel campo della bassa, media ed alta temperatura.
STONE
Il progetto STONE (A new generation Spectroscopy Tool to monitor rheology and phase transformation prOcesses in volcaNology and cEramic production) è un progetto PRIN 2022, finanziato dall'Unione Europea - NextGenerationEU.
RESTORE
Il progetto RESTORE (REconstruct subsurface heterogeneities and quantify Sediment needs TO improve the REsilience of Venice saltmarshes) è un progetto PRIN 2022 PNRR, finanziato dall'Unione Europea - NextGenerationEU.
EUREECA
Il progetto EUREECA (PRIN2022Y4J7AN) è finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca italiano.
WINTER CZ
Il progetto WINTER CZ (Winter Critical Zone dynamics in the High Arctic: measuring carbon fluxes and geo-biological processes at the Bayelva Critical Zone Observatory during winter) è un progetto finanziato dal Programma di Ricerche in Artico (PRA) INFRA 2021.
Bilaterale Italia-Argentina
Il progetto bilaterale Italia-Argentina nasce da un accordo tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas (CONICET). L'obiettivo del progetto consiste nell'analizzare l'impatto degli scambi idrici tra il mare e la terraferma sulle zone marine poco profonde della Penisola Valdés e sul sistema costiero veneziano nel Mare Adriatico.
InGEO
Il progetto InGEO, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa Next Generation EU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca italiano (programma PNRR) mira ad aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili migliorando la conoscenza delle risorse geotermiche e dell'energia che contengono, da utilizzare per vari usi.
NatResPoNΔ
Il progetto NatResPoNΔ, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa Next Generation EU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca italiano (programma PNRR) mira a verificare la fattibilità di soluzioni “nature-based” per aumentare la resilienza del Delta del Po - il principale sistema deltizio in Italia e uno dei più importanti a livello mondiale - all'innalzamento relativo del livello del mare, mitigando in ultima analisi i rischi a lungo termine di inondazioni e tempeste e garantendo la sostenibilità delle comunità sul delta.
MIGRATE
Il progetto MIGRATE è un progetto finanziato dalla Swiss National Science Foundation (SNSF). L'obiettivo di MIGRATE è semplificare le procedure di esplorazione della crosta superiore sviluppando nuovi metodi di analisi che eliminino l’arbitrarietà aumentando significativamente la riproducibilità e l'affidabilità, il tutto rispondendo a domande scientifiche rilevanti.
GEOTHERM-FORA
Il progetto GEOTHERM-FORA è un progetto europeo finanziato dal programma Horizon Europe (G.A. 101075400), che mira a sostenere e rafforzare i forum sui sistemi geotermici che si occupano di ricerca e innovazione. Il gruppo di lavoro per l’attuazione della geotermia profonda (DG-IWG) e la piattaforma sulla geotermia profonda (ETIP-DG) lavorano insieme e sono interconnessi.
DEEPU
Il progetto DeepU (Deep U-tube heat exchanger breakthrough: combining laser and cryogenics gas for geothermal energy exploitation) è stato finanziato nell’ambito del programma EIC Pathfinder (G.A. 101046937) dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon Europe, che supporta progetti in fase iniziale, che sviluppano tecnologie rivoluzionarie ad alto rischio/guadagno, con il potenziale di creare nuovi mercati e affrontare cambiamenti globali.
SECURE
Il progetto SeCure (Saltwater intrusion and climate change: monitoring, countermeasures and informed governance), che è allocato nel Cluster Adattamento ai cambiamenti climatici "governance e capacity building", ha l'obiettivo di (i) massimizzare i principali risultati e le esperienze sviluppate nei progetti MAC IT-HR e le sinergie tra i progetti per aumentare la visibilità e la trasferibilità, e (ii) sfruttare appieno e consolidare i risultati raggiunti finora per aumentare ulteriormente la base di conoscenze sulla contaminazione da acqua salata delle coste dell'Adriatico settentrionale in preparazione del prossimo periodo di programmazione, in particolare l'Obiettivo specifico 2.4.
HYDRO-ISLAND
Il progetto HYDRO-ISLAND (Pianosa Island: hydrological processes and water resources sustainability in a climate-changing Mediterranean) è frutto di una collaborazione tra IGG, capofila scientifico, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (PNAT), promotore del progetto in qualità di referente della Riserva di Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana”, l’Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente (DSFTA-UniSi), l’Univeristà di Pisa – Dipartimento di Scienze della Terra (DST-UniPi), il Museo geologico ed archeologico di Pianosa (GASP Museum) e Turismo Sostenibile s.r.l. L’Autorità Idrica Toscana (AIT) manifesta inoltre il proprio interesse verso il progetto come stakeholder.
ABRESO
Il progetto ABRESO (ABandonment and REbound: SOcietal views on landscape- and land-use change and their impacts on water and soils) è un progetto internazionale del Belmont Forum finanziato dal Dipartimento di Scienze della Terra e Tecnologie per l’Ambiente (DSTTA). Il progetto ha lo scopo di creare una piattaforma transdisciplinare per comprendere i fattori naturali e socio-economici che portano all’abbandono del territorio ed al conseguente cambio di uso dei terreni e all’alterazione dei processi ecosistemici nella Critical Zone. I risultati delle attività svolte nei 3 anni del progetto (2021-2023) permetteranno agli stakeholders di applicare soluzioni per la gestione sostenibile del sistema aria-suolo-vegetazione e acqua.
ICEtoFLUX
Il progetto ICEtoFLUX (HydrologIcal changes in ArctiC Environments and water-driven biogeochemical) si propone di studiare e quantificare in ambiente artico le dinamiche idrologiche e i loro effetti di carattere fisico, chimico e biologico. Il progetto si focalizza sul bacino del fiume Bayelva (Ny-Ålesund, Svalbard), a partire dai suoi ghiacciai, Austre- e Vestre-broggerbreen, nella parte alta, passando per il sistema proglaciale, fino al Kongsfjorden in cui il fiume sfocia influenzando le acque e le correnti del fiordo coi flussi di acque di fusione associati al trasporto di materiale sia solido che in soluzione.
LEAP-RE
LEAP-RE (Long-Term Joint EU-AU Research and Innovation Partnership on Renewable Energy) è un progetto finanziato da Horizon 2020, nell’ambito della call H2020 LC-SC3-JA-5-2020. La durata del progetto è di 63 mesi a partire dal 1 ottobre 2020.
LEAP-RE cerca di creare una partnership di lungo termine di stakeholder africani ed europei nel campo delle energie rinnovabili. Entro 5 anni, il progetto si propone di sostenere progetti in collaborazione di ricerca e innovazione, e svilupperà innovazioni nell’ambito delle energie rinnovabili direttamente come parte del progetto.
PON-GRINT
Il progetto PON “Infrastruttura di Ricerca Italiana per le Geoscienze” (Geoscience Research INfracstructure of ITaly; GRINT) ha come obiettivo generale quello di potenziare le strutture, le risorse e i servizi collegati al piano di implementazione dell’Infrastruttura di Ricerca (IR) Europea European Plate Observing System (EPOS) e di definire possibili ampliamenti dell’offerta di dati, prodotti e servizi, con particolare riferimento alle regioni meno sviluppate (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) o in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).
AL.C.h.E.Mi.S.T.
Il progetto prevede lo studio integrato di speleotemi albanesi, con l'obiettivo di esplorare e sviluppare le potenzialità delle grotte albanesi come archivi delle passate variazioni climatiche e ambientali, e con la prospettiva di valorizzarne adeguatamente il valore scientifico, didattico e storico.
Bilaterale Italia - Marocco
Il progetto si propone di studiare alcuni sistemi di faglia principali dell’Alto Atlas in Marocco, la cui lunga storia di attivazione in contesti geodinamici differenti ha caratterizzato l’intera evoluzione della catena. L’orogene atlasico è il prodotto di una lunga storia di riattivazioni in regimi alternativamente transpressivi e transtensivi di grandi faglie litosferiche (Tizi n'Test fault system nell’Alto Atlas occidentale, South Meseta e South Atlas fault system nell’Alto Atlas centrale).
HIETE
Scopo della “Ricerca Scientifica di Eccellenza”, finanziata dalla Fondazione CARIPARO, è sostenere progetti di ricerca innovativi che contribuiscano a generare sul territorio ricadute economiche e sociali positive, favorendo l’avanzamento della conoscenza scientifica negli ambiti più diversi.
Uno degli aspetti scientifici più dibattuti in relazione agli impatti dei cambiamenti globali è se, come e per quanto tempo gli ambienti costieri di transizione come lagune, estuari e delta, saranno in grado di sopravvivere all’atteso Sea Level Rise (SLR).
Bando BRIC-INAIL Amianto
Il Progetto, intitolato “Caratterizzazione cristallochimica e studio della reattività di superficie di fibre minerali di interessa ambientale e sanitario ai fini di un’accurata analisi del rischio di contaminazione”, fa parte del programma di finanziamento alla ricerca “BRIC” dell’INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
ORMA
Il Progetto ORMA, finanziato dalla Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n. 7426 del 14/05/2020 e avviato il primo dicembre 2020, ha l'obiettivo di formare esperti a supporto dell’innovazione, del trasferimento tecnologico, della promozione dei rapporti tra la ricerca e l’impresa e dell’europrogettazione e di rafforzare le competenze del territorio in materia di integrazione ricerca/impresa, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico, cultura dell’innovazione, monitoraggio e forecasting delle tecnologie ed europrogettazione.
Bilaterale Italia - Cina
Delta, estuari, lagune formano zone di transizione complesse e fragili tra pianure dominate da fiumi e sistemi marini. Tali sistemi hanno reagito sensibilmente ai cambiamenti climatici e alle azioni antropiche e l'attuale assetto idrogeologico e morfologico dei sistemi costieri deriva da processi indotti dall'uomo sovrapposti all'evoluzione naturale.
TRETAMARA
Nel nord Adriatico sono presenti habitat marini e litorali che favoriscono e supportano una rilevante biodiversità animale e vegetale, rappresentati dagli affioramenti biogenici-geogenici del Friuli Venezia Giulia e Veneto, dai coralliti morti di Cladocora caespitosa del versante sloveno, dalle numerose ZSC-ZPS costiere e litorali.
MoST
Coordinatore del progetto: Prof. Paolo Salandin, Università di Padova, Dipartimento ICEA (); Responsabile scientifico CNR: Dr. Luigi Tosi, CNR-IGG ()
ASTERIS
Coordinatore del progetto: Prof. Simone Galeotti, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Responsabile scientifico CNR: Dr.ssa Barbara Nisi, CNR-IGG (barbara.nisi@igg.cnr.it)
GECO
Il progetto ha lo scopo di studiare e sviluppare a livello industriale la produzione di energia geotermica ad emissioni zero. I fluidi geotermici possono contenere naturalmente piccole quantità variabili di CO2 e H2S che, se rilasciati in atmosfera, possono andare a contribuire negativamente ai cambiamenti climatici in atto.
Venezia 2021
La perdita di quota altimetrica rispetto al medio mare è uno dei processi con potenziale maggiore impatto per le aree costiere di pianura. Oggi più che mai è necessario un continuo aggiornamento delle conoscenze del processo di subsidenza, che nell’area veneziana è particolarmente complesso per la specificità dell’ambiente di transizione e la variabilità del sottosuolo. Pur non avendo magnitudo considerevoli come in altre aree nel modo, nel territorio attorno alla laguna di Venezia la subsidenza è comunque molto preoccupante data l’elevazione del territorio ben al di sotto del medio mare e la peculiarità dell’ambiente lagunare.
IGCP 663 - IM2LSC
La subsidenza minaccia gravemente la maggior parte delle pianure costiere di tutto il mondo, dove sono concentrate attività industriali e agricole ad alta produttività e centri urbani. La subsidenza costiera danneggia le infrastrutture e aggrava l'effetto dell'innalzamento del livello del mare su scala regionale. Sebbene sia un processo ben noto,
VIOLA
Il progetto VIOLA rientra tra le attività finanziate nel quadro dei POR Puglia. L'IGG è coinvolto nel progetto per attività che riguardano le applicazioni isotopiche di O, H, B, e Sr nello studio delle interazioni tra le acque selezionate nello studio e gli acquiferi di natura carbonatici della piattaforma Apula.
GEOENVI
Referente scientifico CNR: Dr. Adele Manzella, CNR-IGG (adele.manzella@igg.cnr.it). Link al sito web di progetto: https://www.geoenvi.eu/.